L’emorragia cerebrale è provocata dalla rottura di un’arteria cerebrale. Questo porta una fuoriuscita di sangue all’interno del cranio. Il sangue non sempre raggiunge il cervello. Quando capita si parla di ictus emorragico. L’emorragia cerebrale è una condizione neurologica acuta che può portare a conseguenze gravi. Si stima che nel nostro paese siano più di 5000 i casi all’anno di emorragie cerebrali.
Per scoprire quali sono le disabilità dopo un’emorragia cerebrale, continua a leggere l’articolo!
Quali sono i tipi di emorragie cerebrali?
Le emorragie cerebrali possono essere divise in due tipi, a seconda della causa:
- Emorragie post-traumatiche: si sviluppano dopo un grave trauma cranico;
- Emorragie spontanee: si verificano per diverse cause, in assenza di un evento traumatico. Ad esempio, possono essere dovute alla rottura di un aneurisma. L’aneurisma è la dilatazione di un’arteria cerebrale che, in alcuni casi, può rompersi. Un altro motivo potrebbe essere l’ipertensione che danneggia le pareti cerebrali aumentando la possibilità di emorragia cerebrale.
Quali sono i sintomi?
I sintomi iniziali dell’emorragia cerebrale sono aspecifici. I sintomi possono essere:
- stordimento, perdita di coscienza
- forte mal di testa che non risponde agli antidolorifici
- nausea e vomito
- crisi epilettiche
- deficit motori e visivi
Valutazione cognitiva
Le disabilità causate da un’emorragia cerebrale vanno analizzate a seconda dell’area colpita. La diagnosi avviene tramite diagnostica per immagini che permette di determinare il punto e le dimensioni dell’emorragia cerebrale. Successivamente, è possibile svolgere una valutazione neuropsicologica per approfondire i danni a livello di funzioni cognitive. La valutazione cognitiva ci permette di scegliere la tipologia di riabilitazione migliore per il paziente.
L’età del paziente e le sue condizioni cliniche, la sede dell’emorragia cerebrale e le sue dimensioni sono elementi che concorrono a definire la prognosi finale. Lo stato di salute del paziente, in particolare, incide moltissimo sulla prognosi. Ad esempio, la presenza di ipertensione, obesità, infezioni o diabete possono essere un ulteriore fattore di rischio.
Come per l’ictus ischemico di cui parlavamo in questo articolo, il recupero funzionale e cognitivo varia molto da caso a caso. Alcuni pazienti dopo settimane o mesi dall’inizio della riabilitazione ritornano come prima dell’emorragia, altri presentano disfunzioni permanenti.
Quali disabilità può portare l’emorragia cerebrale?
Abbiamo detto che l’emorragia cerebrale è dovuta alla rottura di un’arteria cerebrale. Il tessuto cerebrale intorno all’arteria subisce dei gravi danni. Le sue cellule deperiscono e muoiono a causa della compressione dell’ematoma. Inoltre, alle stesse cellule viene a mancare il nutrimento portato dal flusso sanguigno.
L’emorragia cerebrale, in più, può portare ad alcune complicazioni oltre alle disabilità che vedremo. Tra esse: disturbi dell’umore, epilessia, ictus emorragico e perdita permanente delle funzioni cerebrali.
Disabilità a livello motorio
Una delle conseguenze più frequenti è l’emiplegia. L’emiplegia è una paralisi completa di una metà del corpo. Vi ricordo che l’emiparesi di cui parlavamo, invece, è una riduzione della motilità di una metà del corpo! Ovviamente la paralisi sarà nella parte opposta rispetto all’emisfero cerebrale colpito. Questo perché gli emisferi controllano i movimenti del lato opposto del corpo.
Un altro effetto potrebbe essere la spasticità, cioè una condizione di ipertono dei muscoli.
Disabilità cognitive post emorragia cerebrale
Se viene danneggiato l’emisfero sinistro, oltre a un’emiplegia destra, è possibile che le conseguenze siano a livello del linguaggio. Come dicevamo nello scorso articolo, questo può provocare un’afasia. L’afasia è la perdita parziale o completa della capacità di esprimersi o comprendere parole.
Se, invece, viene lesionato l’emisfero destro, oltre all’emiplegia sinistra, si possono riscontrare disabilità a livello dell’attenzione o delle funzioni esecutive.
Come riabilitare dopo un’emorragia cerebrale?
Un intervento chirurgico tempestivo può salvare la vita del paziente e migliorare il tasso di sopravvivenza post emorragia cerebrale. Allo stesso modo, il recupero postoperatorio è particolarmente importante. Aldilà della riabilitazione motoria di cui si occupano gli specialisti del movimento, è fondamentale intervenire il prima possibile anche a livello cognitivo.
Una delle tecniche di riabilitazione maggiormente utilizzate per la riabilitazione cognitiva è la neuromodulazione. Queste tecniche modulano l’attività dei nostri neuroni e stimolano la neuroplasticità.
Il protocollo proposto in MindLenses è un ottimo esempio di neuromodulazione non invasiva. L’adattamento prismatico permette di stimolare la plasticità. Successivamente, tramite l’utilizzo dei Serious Games si stimolano funzioni come il linguaggio e l’attenzione.
Andate a recuperarvi lo scorso articolo, in cui abbiamo approfondito il Serious Game sull’attenzione: Occhio alla bomba!
Un esempio di Serious Game che stimola la riabilitazione del linguaggio è Associazione Semantica. In questo caso, al paziente viene chiesto di associare due immagini semanticamente correlate. Anche in questo caso, il feedback è dato dai pollici in su, che stimolano la motivazione. In caso di errore comparirà un pollice in giù e questo permette al paziente di correggersi e aggiustare il tiro!
Sei uno specialista della neuroriabilitazione?
Scopri MindLenses come protocollo completo per la valutazione cognitivaBibliografia sull’emorragia cerebrale
Gregório, Tiago; Pipa, Sara; Cavaleiro, Pedro; Atanásio, Gabriel; Albuquerque, Inês; Castro Chaves, Paulo; Azevedo, Luís (2019). Original Intracerebral Hemorrhage Score for the Prediction of Short-Term Mortality in Cerebral Hemorrhage: Systematic Review and Meta-Analysis. Critical Care Medicine.
Bo Wan; Rong Huang; Wenjing Xiong; Chengmei Miao; Fang Zhang (2020). Meta-analysis of Clinical Efficacy of Postoperative Rehabilitation Nursing for Patients with Cerebral Hemorrhage. Acta Microscopica.
2 Responses
[…] che cosa si tratta. La riabilitazione neurologica è un tipo di prestazione medica specialistica. Ha lo scopo di recuperare in modo parziale o totale le abilità funzionali compromesse da eventi tra…, malattie o interventi chirurgici. È un intervento che non si svolge in acuto, cioè al momento […]
[…] nell’ictus emorragico una parete di un vaso arterioso si rompe. Il sangue fuoriesce invadendo il tessuto nervoso e provoca anche qui una necrosi da schiacciamento. […]