Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è suddiviso in sei missioni, tra cui una dedicata interamente alla salute. All’interno di questa sono specificati obiettivi che puntano a “un efficace miglioramento del Sistema Sanitario Nazionale per rendere le strutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equità di accesso alle cure, rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio promuovendo la ricerca”. In questo articolo faremo una panoramica sul PNRR e la missione numero 6, e capiremo cosa c’entrano le terapie digitali in questa cornice.
Cos’è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Il PNRR è un piano di rilancio economico approvato dalla Commissione Europea nel 2021 in risposta all’emergenza globale COVID-19. Più concretamente, stiamo parlando di un pacchetto di 191,5 miliardi di euro da investire in progetti in linea con gli obiettivi specificati all’interno del Piano – obiettivi che dobbiamo raggiungere entro il 2026.
Si sente spesso parlare anche di “Fondo complementare”; in questo caso, ci si riferisce al Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR (PNC). A differenza del PNRR, le risorse di questo fondo, pari a 30,6 miliardi, sono finanziate interamente dall’Italia per investire in ulteriori progetti coerenti con quelli inclusi nelle missioni del PNRR.
Questo significa che, in totale, l’Italia ha a disposizione 222,1 miliardi di euro da investire per crescere e innovare.
La missione numero 6 del PNRR: “Salute”
La missione del PNRR dedicata alla salute, la numero 6, riceve l’8,6% delle risorse totali disponibili, pari quindi a 15,63 miliardi di euro. A questi, possiamo aggiungere 2,89 miliardi di euro derivanti dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari. In totale, quindi, 18,52 miliardi di euro sono dedicati solamente ad interventi volti ad innovare la sanità.
Questi interventi si dividono in due aree principali:
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- Il territorio, con l’attivazione di case di comunità e un rafforzamento dell’assistenza domiciliare;
- Le infrastrutture ospedaliere, con un particolare focus sull’aggiornamento tecnologico e digitale.
Ma passiamo alla domanda chiave, quella che sembra essere ancora un ostacolo per molti: come vengono assegnati questi fondi?
I finanziamenti dei progetti avvengono tramite bandi. Alcuni di questi sono già stati pubblicati nei mesi passati, ma i fondi a disposizione sono ancora consistenti quindi ci aspettiamo di veder fiorire numerosi avvisi di interesse pubblico nei prossimi mesi.
Terapie digitali e PNRR
In questo blog parliamo spesso di terapie digitali, ovvero interventi terapeutici regolamentati che utilizzano un software come “principio attivo”. MindLenses Professional è una delle prime terapie digitali disponibili in Italia.
Qualcosa sta cominciando a muoversi, ma la diffusione delle terapie digitali è ancora carente rispetto ad altri paesi europei. Le strutture sanitarie possono già avvalersi dell’HTA (Health Technology Assessment) per l’acquisto di dispositivi medici infungibili ed esclusivi – i quali abbreviano solitamente il tempo di degenza e di durata della singola seduta, permettendo così di aumentare il numero di pazienti seguiti. Il PNRR offre un’ulteriore opportunità per aprire le porte alle terapie digitali e accelerare il processo di sviluppo innovativo in corso.