Intervista all’IRCCS San Camillo di Venezia

Sommario

Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento con #InClinica, la serie di interviste con esperti del mondo della salute mentale e cognitiva che utilizzano MindLenses Professional nella pratica clinica.

Oggi ascoltiamo l’esperienza delle Dottoresse Francesca Burgio e Laura Danesin, dell’IRCCS San Camillo.

La Dott.ssa Burgio è Responsabile del Servizio di Neuropsicologia e del Laboratorio di Neuropsicologia presso l’IRCCS San Camillo. È una Psicoterapeuta specialista in Neuropsicologia e ricercatrice coinvolta in numerosi progetti nazionali e internazionali mirati allo sviluppo di nuove tecnologie di riabilitazione, soprattutto nell’ambito della Teleriabilitazione e dell’Intelligenza Artificiale.

La dott.ssa Francesca Burgio
Dott.ssa Francesca Burgio

La Dott.ssa Danesin collabora all’interno del Laboratorio di Neuropsicologia dell’IRCCS San Camillo ed è dottoranda in Psicologia e Neuroscienze presso l’Università di Pavia. È interessata allo studio dei correlati cognitivi, motori e biologici di trattamenti innovativi in pazienti neurologici e il suo progetto di dottorato prevede l’utilizzo di MindLenses Professional in pazienti con Stroke e deterioramento cognitivo lieve.

Dott.ssa Laura Danesin
Dott.ssa Laura Danesin

Partiamo da una domanda semplice: come siete venute a conoscenza di MindLenses Professional e cosa vi ha spinto a provarlo?

All’interno del lavoro di psicologi vi è la necessità di un continuo aggiornamento, soprattutto relativamente ai dispositivi di riabilitazione da proporre ai pazienti. Conosciamo in prima persona il Prof. Massimiliano Oliveri, fondatore e CEO di Restorative, con cui collaboriamo anche per altri progetti; quando abbiamo scoperto MindLenses Professional, ci ha subito colpito la facilità di somministrazione degli esercizi [Serious Games, NdR.] e l’adattabilità automatica dei livelli di difficoltà in base alle capacità del singolo paziente. Inoltre, la possibilità di visualizzare in automatico i punteggi ottenuti agli esercizi sessione per sessione è sicuramente un altro punto di forza del dispositivo.

Come è inserito MindLenses Professional nella vostra pratica clinica?

MindLenses viene attualmente integrato nella pratica clinica dell’IRCCS San Camillo. All’ingresso in struttura, il paziente riceve una serie di valutazioni cliniche, tra cui quella neuropsicologica. In base ai risultati di queste valutazioni e alle necessità specifiche del paziente, viene impostato il piano terapeutico scegliendo l’opzione riabilitativa che più si addice ai suoi bisogni. Tra queste opzioni, è presente anche MindLenses Professional come dispositivo per la riabilitazione cognitiva.

A quali pazienti proponete la terapia con MindLenses Professional?

All’interno di uno specifico progetto di ricerca, MindLenses viene proposto a pazienti con Ictus o con deterioramento cognitivo lieve, inteso sia come fase prodromica di demenza (es. Alzheimer) sia come conseguenza della malattia di Parkinson.

All’interno del Servizio di Neuropsicologia, invece, MindLenses viene utilizzato con pazienti con malattie neurologiche (es. Ictus, Trauma Cranico, Sclerosi Multipla) che manifestano prevalentemente difficoltà attentive a carico del sistema esecutivo o a livello visuospaziale.

Qual è la reazione dei pazienti all’introduzione della terapia con tablet e occhiali?

Alcuni pazienti accettano bene fin da subito l’utilizzo del tablet, che percepiscono come un dispositivo dinamico e “divertente”. Altri pazienti, soprattutto quelli più anziani, necessitano invece di alcune sessioni per prendere confidenza con la tecnologia. Tuttavia, dopo il superamento di questa prima fase, quasi tutti i pazienti riportano esperienze positive. Infatti, grazie all’approccio di gioco intrinseco negli esercizi, si sentono coinvolti in prima persona nel processo riabilitativo.

Presso il vostro centro è attivo un progetto di ricerca con MindLenses Professional, avete voglia di raccontarci meglio l’obiettivo di questo trial clinico e a che punto siamo?

Il trial clinico ha come scopo quello di utilizzare MindLenses Professional in pazienti con Stroke o con deterioramento cognitivo lieve, esplorandone gli effetti sia a livello cognitivo, che motorio e biologico. Infatti, l’utilizzo delle lenti prismatiche permetterebbe di aumentare la plasticità cerebrale, ossia di rendere il cervello più responsivo al trattamento ricevuto, aumentandone così gli effetti benefici.

Per indagare questa possibilità, il trattamento con MindLenses viene confrontato con due diversi interventi terapeutici: da un lato, il trattamento cognitivo classico offerto di routine dall’ospedale e, dall’altro, un trattamento che utilizza i serious games implementati in MindLenses senza però l’utilizzo delle lenti prismatiche.

Attualmente, abbiamo reclutato circa l’80% del campione previsto dallo studio e possiamo dire che i risultati preliminari sono promettenti.

[Puoi scoprire gli altri progetti di ricerca e trial clinici in corso con MindLenses Professional a questo link, NdR.]

Qual è l’aspetto che state apprezzando di più di MindLenses Professional?

Uno degli aspetti che apprezziamo maggiormente è la facilità di utilizzo e di somministrazione degli esercizi. La breve durata delle sedute di riabilitazione (circa 20-30 minuti massimo), fa sì che MindLenses sia utilizzabile anche con pazienti affaticabili, che non riuscirebbero a sostenere sedute più lunghe. Inoltre, gli esercizi hanno una ridotta componente linguistica, e sono pertanto eseguibili anche con pazienti con afasia o difficoltà nella produzione linguistica.

Vi va di raccontarci la storia di qualche paziente che vi ha particolarmente stupite per il risultato ottenuto a fine percorso?

Ne raccontiamo una particolarmente significativa. Poco tempo fa, una signora di 51 anni, commerciante, è stata presa in carico dall’Ospedale San Camillo per la riabilitazione a seguito di Ictus emorragico sinistro, in sede parieto-occipitale. La signora mostrava deficit diffusi nei vari domini cognitivi, quali attenzione, memoria, funzioni esecutive, calcolo e anche a livello di programmazione motoria nel raggiungimento di oggetti (atassia ottica). Dopo un ciclo di trattamento con MindLenses, la signora è notevolmente migliorata a livello attentivo, esecutivo e visuospaziale, mostrando anche una riduzione nell’atassia ottica. Dopo le dimissioni, la signora è rientrata a lavoro, dove necessita di supervisione solo in alcune mansioni.

[Avevamo raccontato questa storia nel caso studio “Una storia di riabilitazione”, scaricabile a questo link, NdR.]

Più informazioni sull’IRCCS San Camillo

L’IRCCS San Camillo si trova in Via Alberoni, 70 a Venezia. Per informazioni sulle terapie con MindLenses Professional potete contattare la dott.ssa Francesca Burgio (Coordinatrice del Servizio di Neuropsicologia) all’indirizzo email francesca.burgio@hsancamillo.it.

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