Immagine di copertina: Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus
Civitas Vitae Angelo Ferro – Padova
Prosegue #InClinica, la serie di interviste con esperti del mondo della salute mentale e cognitiva che utilizzano MindLenses Professional nella pratica clinica.
Oggi ascoltiamo la testimonianza della dott.ssa Monica Rapattoni della Fondazione Opera Immacolata Concezione, una Onlus con sede a Padova.
La dott.ssa Rapattoni è una Psicoterapeuta specializzata in Neuropsicologia clinica ed è attiva principalmente nell’ambito delle demenze. Lavora sia come consulente della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus che in un ambulatorio privato.
Avevamo già citato la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus in occasione della presentazione del poster presentato al convegno nazionale “Alzheimer – Prendersi cura della persona”, durante il quale la dott.ssa Rapattoni aveva parlato dell’utilizzo di MindLenses nel trattamento di varie tipologie di pazienti con demenza, e in particolare degli importanti risultati raggiunti in termini di recupero delle funzioni di linguaggio e attenzione.
A quali categorie di pazienti vi rivolgete e in quali casi si utilizza MindLenses Professional presso la Fondazione Opera Immacolata Concezione?
Il fondatore della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus, Angelo Ferro, è stato il creatore del modello Civitas Vitae, ovvero cittadelle inserite in una vasta area dove persone con fragilità possono vivere in comunità, senza essere isolate dal resto del mondo. La Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus include varie RSA, un polo sanitario (con l’unità riabilitativa territoriale, l’Ospedale di comunità, gli stati vegetativi e l’hospice), una grande palestra dove si allenano pazienti disabili di ogni tipo, un asilo nido e una scuola materna. Queste strutture condividono anche un parco aperto alla cittadinanza.
In questo contesto, MindLenses Professional viene utilizzato in maniera trasversale con gli ospiti delle varie strutture. Stiamo parlando quindi di casi post-Ictus, Traumi Cranici, demenza, ma anche un utilizzo in ottica di prevenzione nel residence di autosufficienti.
Quali risultati state riscontrando in coloro che seguono la terapia con MindLenses Professional?
In quasi tutti i casi, i test pre e post trattamento [i test per la valutazione neuropsicologica che si eseguono sul tablet e servono a verificare lo stato di salute cognitiva del paziente, NdR] mostrano un buon miglioramento delle performance.
Nel caso di interventi post-Ictus, abbiamo riscontrato progressi anche dal punto di vista motorio e dell’allerta, dei livelli di vigilanza.
È cambiato il vostro modo di interagire con i pazienti, di impostare le terapie e di monitorare i risultati da quando utilizzate MindLenses Professional?
Tantissimo! MindLenses Professional ha semplificato il nostro lavoro rendendo i processi operativi più strutturati e veloci, in particolar modo grazie ai report che mostrano i dati di tutto ciò che è stato fatto.
Facciamo un passo indietro nel tempo: cosa vi ha spinti a integrare MindLenses Professional nella vostra pratica clinica?
MindLenses Professional mi ha incuriosita fin dal primo momento, mi sono quindi informata e ho seguito le pubblicazioni riguardanti il dispositivo e l’adattamento prismatico. La mia proposta di testarlo presso la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus è stata subito accolta positivamente da tutti.
Ciò che mi ha sempre affascinata è la tecnica utilizzata da MindLenses Professional: senza onde elettromagnetiche, sfruttando un semplice meccanismo base della percezione, si è in grado di potenziare le capacità cognitive in maniera estremamente efficace.
Qual è l’aspetto che sta apprezzando di più di MindLenses Professional?
È difficile scegliere un solo aspetto, visti i numerosi punti di forza del dispositivo. Sicuramente, però, uno degli aspetti che mi piace di più è vedere la reazione dei pazienti non appena propongo di utilizzare MindLenses Professional. A differenza di tutti gli altri strumenti riabilitativi che ho provato negli anni, infatti, con MindLenses Professional non ricevo mai alcuna opposizione da parte del paziente, nemmeno da parte di quelli più demotivati e oppositivi. Non solo: rimangono subito affascinati dalle lenti e dall’idea di utilizzare un dispositivo tecnologico.
Anche durante il percorso riabilitativo, MindLenses viene vissuto dal paziente in maniera più ingaggiante rispetto ad altri strumenti o software. Tecniche classiche come gli esercizi carta e matita vengono spesso percepite come troppo semplici, creando quindi una sensazione di umiliazione e frustrazione nel paziente. Con MindLenses Professional, invece, noto che i pazienti si sentono sfidati e aumenta di conseguenza la loro motivazione.
Più informazioni sulla Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus
La sede della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus si trova in via Toblino 53 a Padova. Il direttore sanitario è la dott.ssa Michela Rigon. Per informazioni potete visitare il sito www.oiconlus.it.
Per informazioni sulle terapie con MindLenses Professional, potete contattare la dott.ssa Monica Rapattoni all’indirizzo monica.rapattoni.psi@oiconlus.it.