European Life After Stroke Forum: cosa ci siamo portati a casa

European Life After Stroke Forum Prague

Sommario

Il 10 e l’11 marzo 2025 siamo stati all’European Life After Stroke Forum a Praga, organizzato dalla Stroke Alliance For Europe (SAFE). Si tratta di un evento di fondamentale importanza, che fa incontrare sopravvissuti all’ictus e caregiver, operatori sanitari, ricercatori e innovatori per unire le voci sull’ictus da tutta Europa e ridurre collettivamente il peso della vita dopo un ictus.

Ad un mese dall’incontro, ecco cosa continua a risuonare in noi.

Serve più conoscenza collettiva sul tema dell’ictus

Se vi dicessimo che l’ictus è la seconda causa di morte a livello globale? O che 1 persona su 4 avrà un ictus nell’arco della sua vita? O che il 53% degli ictus colpisce persone sotto i 70 anni?

Sembrano dati finti, troppo impattanti per essere reali. Invece sono veri. Vale anche la pena sottolineare che più di 6 persone su 10 colpite da ictus hanno bisogno di aiuto a lungo termine per portare a termine operazioni normali della vita quotidiana, come fare la spesa.

Sono dati importanti, e non se ne parla a sufficienza. Risulta fondamentale, quindi, unire le nostre voci per fare sensibilizzazione sul tema.

La tecnologia è un valido alleato

Ci troviamo ancora in una fase iniziale della ricerca in questo ambito (ne abbiamo parlato spesso per MindLenses Professional, evidenziando il fatto che siamo i primi a sfruttare i benefici dell’adattamento prismatico combinato con serious games da svolgere sul tablet) ma i primi risultati sono decisamente promettenti e confermano quello che abbiamo sempre riscontrato anche noi: la tecnologia può migliorare il percorso terapeutico, sia dal punto di vista clinico che personale.

La tecnologia, infatti, consente di incrementare l’intensità e la frequenza delle sessioni riabilitative, permettendo al contempo una maggiore personalizzazione delle stesse, aumentando di conseguenza l’interesse e la partecipazione del paziente. Il tutto si riflette in una cura più mirata ed efficace.

Esiste già un piano d’azione: lo “Stroke Action Plan”

Lo “Stroke Action Plan“, promosso dalla Stroke Alliance For Europe (SAFE) e dall’European Stroke Organisation (ESO), è un concreto piano d’azione volto a migliorare il percorso di cura dell’ictus, non solo a livello clinico ma anche di supporto e cura post-terapia.

L’obiettivo di questa iniziativa è far sì che tutti gli Stati europei rispettino gli stessi standard di cura e riabilitazione, poiché attualmente esistono ancora numerose differenze tra le varie nazioni.

All’interno dello “Stroke Action Plan” viene sottolineata l’importanza della comunicazione: i pazienti, i caregiver e l’intera comunità dovrebbero essere al corrente dei dati, di ciò che significa sopravvivere ad un ictus, di come funzionano le terapie, delle opzioni disponibili per la cura, e tanto altro.

Perché non è sufficiente tenere in vita le persone dopo un ictus, è invece fondamentale aiutare i sopravvissuti a vivere la migliore vita possibile.

 

Ci teniamo a ringraziare l’organizzazione per il fantastico lavoro, i relatori per i loro interessanti interventi, i sopravvissuti e le associazioni pazienti per le loro preziose testimonianze, e tutti coloro che abbiamo incontrato durante questi due giorni.

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